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      Egli mostrava come il cervello è il principio della midolla spinale, sostegno e quasi trave principale della nostra macchina; le ossa servono a ricoprir questa midolla; i nervi ed i muscoli servono come di legami alle varie parti della macchina. Ti mostrava la varia natura delle parti interne, delle quali alcune servono al nutrimento, altre alla salute; ti mostrava l'uso delle parti esterne, delle quali alcune, che dipendono dal cervello, son destinate al senso, altre al moto. Mostrava come tutto il nutrimento si prepara dallo stomaco e si diffonde poi, per mezzo del cuore e delle vene, a tutta la macchina. Parlava de' sensi, i quali poi tutti riducevansi al tatto, ed acquistavan diversi nomi secondo i diversi usi ai quali eran destinati; e numerava tutte le varie sensazioni che essi somministrano. Mostrava come il suono non è altro che quel moto che la voce per mezzo dell'aria propaga fino all'orecchio, donde per mezzo di un canale giunge fino al cervello; come la vista si esercita per mezzo de' colori; e, passando a ricerche piú sottili, indicava quali sensazioni ci venivan da un senso, quali da un altro. Cosí, per esempio, la vista non ci dá se non colori; l'udito non ci dá che suoni; il tatto, quello che tra tutti i sensi ci dá piú sensazioni, il tatto conosce il caldo, il freddo, il secco, l'umido, l'aspro, il liscio, il duro, il molle, il resistente, il cedevole; il tatto determina il grave ed il leggiero secondo la diversa direzione delle cose, poiché è leggiero tutto ciò che dal centro tende alla circonferenza, è grave tutto ciò che dalla circonferenza va al centro.


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Platone in Italia
di Vincenzo Cuoco
Laterza Bari
1928 pagine 772