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      XXXIX
     
      FRAMMENTO DI TIMEO SULL'ESISTENZA DI DIO
     
      [Dio si può comprendere soltanto con la mente - Quel che Protagora asserisse effettivamente circa l'esistenza di Dio - Inseparabilitá dell'idea della divinitá da quella del bene - Nuova dimostrazione dell'esistenza di Dio sorta in Italia - La conoscenza e le idee - La mente umana possiede, sí, idee generali che scopre essa stessa, accoppiando o disgiungendo quelle particolari - Ma esiste anche un'idea universale, che trascende la nostra mente - L'ordine, l'armonia e la bellezza in correlazione col concetto di legge - L'intelligenza che crea deve avere metodi e idee diversi da quella che sente - Quest'intelligenza creatrice è Dio - Gli uomini posson dirla unica, cantarne le lodi, ma non intenderne la natura.]
     
      Iddio non si può comprendere che colla mente. La prova della di lui esistenza non sta nella opinione degli uomini, instabili come i secoli, vari come le regioni nelle quali vivono: chi da tali opinioni volesse trarla, non giá d'istruzione, ma di dispute otterrebbe materia; e l'idea piú necessaria alla virtú ed alla felicitá del genere umano diventerebbe o vacillante per fragilitá di fondamento o nociva per furor di setta e di partiti. Né questa prova sta nello stesso pomposo immenso spettacolo dell'universo; imperciocché, sebbene tutto in esso ci annunzia una mente da cui solamente può venir l'ordine e la bellezza, non mancherá qualche audace sofista, il quale dirá tutto ciò che noi sentiamo non esistere e non esser altro che una nostra idea, di cui noi stessi siam cagione.


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Platone in Italia
di Vincenzo Cuoco
Laterza Bari
1928 pagine 772

   





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