Pagina (355/772)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Intendete la ragione di tutto ciò che avviene in voi? Potete sentir come vi piace, o vi avvedete spesse volte di essere strascinati da una forza superiore, da un torrente irresistibile? Non esiste che l'uomo e le sue idee: insensati che siamo! Esiste un artefice, il quale il piú delle volte non sa quello che fa; una cagione unica, alla quale il piú delle volte si oppone un'altra forza. Abbiamo distrutto il mondo... e sulle ruine eccoci soli, in faccia allo stesso ente di cui il mondo ci predicava l'esistenza e la gloria. La nostra sola mente non basterebbe a produrre tutto ciò che vediamo, crediamo e pensiamo.
      Vi dirò anche di piú. Quelle cose noi chiamiamo 'ordinate', le quali o coesistono o si succedono con una legge comune che noi abbiamo antecedentemente compresa. Senza aver prima compresa la legge, non possiamo conoscer l'ordine. Presenta ad un uomo del volgo quattro numeri di una progressione aritmetica, e ti dirá subito che sono ordinati: presentagli tre numeri disposti in proporzione armonica, e ti dirá che son messi alla rinfusa, senza ordine, a caso. Perché mai l'uomo del volgo vede l'ordine nella prima e non lo vede nella seconda? Perché scopre al primo colpo d'occhio la legge della progressione aritmetica, e non vede quella della proporzione armonica. 'Ordine', 'armonia', 'bellezza' sono tre parole le quali esprimono tre nostri modi di vedere e di sentire; e tutti e tre suppongono la cognizione della legge. Or che è mai questa legge? Non altro che un'idea generale comune a molte altre idee individuali, che tutte son contenute nella medesima, siccome, nel modello che l'architetto forma di un tempio, tu ritrovi, nel suo sito, nella propria dimensione, ciascuna porta, ciascun portico, ciascuna colonna.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Platone in Italia
di Vincenzo Cuoco
Laterza Bari
1928 pagine 772

   





Ordine