Pagina (356/772)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Questo modello è la legge. Solo chi la conosce può giudicare della bellezza e dell'ordine dell'edifizio intero: chi la ignora non può far altro che balbutire sulla bellezza di qualche parte. Potrá giudicar rettamente della bellezza di una colonna: perché, separandola col suo intelletto dal rimanente dell'edifizio, ne misurerá la base, l'altezza, il diametro; e indagando i rapporti che l'architetto ha messi tra le sue parti, perverrá alla cognizione della legge per mezzo delle osservazioni di ciò che vede giá fatto. Ma, se l'architetto volesse procedere allo stesso modo, l'edifizio non esisterebbe mai. Niun architetto costruirá un edifizio incominciando dalle dimensioni di una colonna. Egli, al contrario, concepirá colla sua mente l'idea dell'edifizio intero; dirá a se stesso qual sito, qual uso, qual numero di parti debba avere; conoscerá la diversa natura di ciascuna parte, le cagioni e gli effetti, e tutte queste idee saranno comprese nell'idea universale del suo modello: l'eseguirá, e la dura pietra ed il rozzo legno si convertiranno in ampio palagio ed in magnifico tempio.
      L'intelligenza che crea dee avere ed idee e metodi diversi da quelli dell'intelligenza che sente. Questa osserva, quella comprende: la prima risale dai fatti individuali alle idee generali, la seconda discende da un'idea universalissima alle individuali, che tutte sono nell'idea universale comprese; la prima ha necessitá che i fatti precedan l'idee, la seconda deve aver l'idea prima de' fatti. Non basta dunque che un'altra mente esista oltre della tua: è inevitabile che essa preceda l'esistenza di tutte le tue sensazioni, di tutte le tue idee; che preesista a te ed all'universo.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Platone in Italia
di Vincenzo Cuoco
Laterza Bari
1928 pagine 772