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      Tu dici: gli uomini son cattivi. Ed io ti rispondo: ecco per te una nuova ragione per rimaner fermo nel tuo posto. Non lasciare, per Giove! la tua patria in mano di coloro, i quali tu stesso sai che non ne prenderebbero con buona mente il governo(416).
      Tu ti paragoni a Timeo. Ma perché non paragoni Taranto a Locri? I doveri di Timeo son cessati nel momento in cui cessò di esistere la sua patria. Ma Taranto esiste ancora; se ha perduta la virtú, conserva ancora la libertá: non ancora serve ad un vincitore, non ancora ha perdute le leggi, gli ordini, i riti de' maggiori suoi; e se non potrá esser piú felice, poiché felicitá non vi è senza virtú, nessuno le vieta di poter esser ancora fortunata. Uomo virtuoso, che vuoi render i conti del tuo oprato, perché non vedi prima che ancora ti rimane molto da oprare? Compisci la tua giornata: l'ora del tuo riposo non è giunta ancora.
     
     
     
      XLIV
     
      DI CLEOBOLO A PLATONESULLA MUSICA
     
      [Un concorso musicale di pitagorici a Taranto - Insuccesso di Mnesarco - Mnesilla - Tutte le regole di Pitagora non posson dare a un musicista una dramma di genio - L'antica musica greca - Tre classi di uomini: quei che sentono (i giovani), quei che ragionano (i vecchi), quei che né sentono né ragionano - Piú che vecchi, i filosofi son talora vecchi rimbambiti - Timoteo costretto dagli spartani a ridur le corde della sua lira al numero antico - Aristosseno e la sua critica della musica pitagorica.]
     
      Ma che fai tu dunque in Locri e Crotone? E perché non ritorni in Taranto, ove l'onor di Pittagora in pericolo richiede l'aiuto di una destra tanto potente quanto la tua?


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Platone in Italia
di Vincenzo Cuoco
Laterza Bari
1928 pagine 772

   





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