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      Il nipote di Ponzio deve imparare non una ma due cose, difficilissime sempre ad apprendersi, quando si ricevono dai maggiori un nome illustre e qualche ricchezza: oprare e soffrir da forte(452). Una di queste due cose che ignori, il nipote di Ponzio diventa inferiore al figlio di Calvo. -
      Severissimi sono gli ordini della milizia. I sanniti sono maestri dell'arte, e piú che dell'arte sono maestri della disciplina(453). Nel tempo della stessa pace non obbliano le armi. Un buon cavallo costa molto piú di un buon cuoco(454). Coloro, i quali posseggono un censo sufficiente a mantenere un cavallo, sono obbligati a mantenerlo e sono ascritti in una classe media tra quella de' patrizi e della plebe(455). Non conoscon lusso se non nelle armi. Adopran scudi di oro e di argento, larghi nella parte superiore e piani, onde possan coprir le spalle senza impedir la libertá de' moti della testa, stretti e rotondi nella parte inferiore, onde sia piú facile il maneggiarli; elmi con grandi pennacchi; una maglia di ferro per coprire il petto, e piastre dello stesso metallo per difendere il lato sinistro(456). Un soldato vestito ed armato all'uso de' sanniti potrebbe sembrare a noi un soldato da teatro(457). Ma noi non siamo uomini da teatro in tante e tante altre cose?
      Peccato che i sanniti disprezzino troppo le arti belle! Un poeta non è tenuto in alcun pregio: lo paragonano ad un parasito e chiamano l'uno e l'altro col nome di "grassatore"(458). Non si potrebbe trovar un modo onde far sí che questi uomini generosi sacrificassero qualche volta a Venere Urani a ed alle Grazie, senza obbliar Pallade e Temi?


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Platone in Italia
di Vincenzo Cuoco
Laterza Bari
1928 pagine 772

   





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