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      Quindi la religione in Grecia ha molto minor efficacia che in Roma; e senza religione propria una cittį č priva della metį delle sue forze. Il senato sa il potere de' pontefici e degli śuguri sull'opinione del volgo, e spesso loro comanda di dire al medesimo ciņ che č piś utile alla patria(528). Che sarį quando si abuserį di questo segreto a segno da farlo comprendere dal popolo? Sia detto tra di noi: io non so come due įuguri possano incontrarsi senza ridere tra loro(529). Ma che sarį quando incomincerį a riderne anche il popolo?
     
     
     
      LXV
     
      CONTINUAZIONE
     
      [I pranzi degl'italiani - I clienti - Il "mediastutico" - Le leggi di Numa Pompilio e la filosofia pitagorica - I libri di Numa, conservati gelosamente dal senato - Altro nome, arcano, di Roma - La legge delle XII Tavole - Favoloso l'invio dei legati in Grecia e favolosa la venuta a Roma di Ermodoro d'Efeso - Analogie tra le XII Tavole e le antiche leggi regie - Tre quarti del diritto delle XII Tavole non puņ essere stato imitato da leggi greche - Fatto vero č che i romani contano solo gli anni di Roma e fanno il mondo fanciullo - La civiltį italica č molto anteriore alla fondazione di Roma - L'antico impero etrusco e sua decadenza - Immigrazione gallica nell'Italia settentrionale e rimbarbarimento dei costumi - Origine di Roma.]
     
      Gl'italiani mangiano quattro volte al giorno; ma quel mangiare che le altre volte sembra destinato alla refocillazione del corpo, la sera č destinato al sollievo della mente. Noi abbiam consacrato all'amicizia il pranzo: gl'italiani le han consacrata la cena.


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Platone in Italia
di Vincenzo Cuoco
Laterza Bari
1928 pagine 772

   





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