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      La natura non potea dar l'immortalitá all'individuo e l'ha data alla specie. Ma l'ha concessa a condizione che gl'individui diventino migliori; imperocché tutt'i vizi e tutte le passioni, sien molli, sien feroci, degl'individui, tendono a distrugger la specie intera".
      Non ti pare che da questi pochi, ma splendidi, ma fecondi princípi nascan poi tutt'i precetti e per contrarre i matrimoni, e per educare i figli, e per render se stesso felice? "È vergognosa cosa - ripiglia Ocello - veder gli amatori di cavalli, di uccelli e di cani usar tutta la diligenza perché sien generati da un padre anziché da un altro, in uno anziché in un altro tempo, ed aver tutta la cura per la loro educazione; e gli uomini poi generar i loro figli a caso ed abbandonarne l'educazione ad uomini piú corrotti di loro".
      Il viaggio del Sannio e di Lucania mi ha reso piú filosofo o forsi piú ciarliero. Tu, se credi che io sia divenuto migliore, metterai piú cura in amarmi; se peggiore, in emendarmi.
     
     
     
      LXXIII
     
      RISPOSTA DI PLATONE
     
     
      [I pitagorici - Pregi e difetti della loro filosofia - Le tre etá della scienza e le tre classi di ciascun popolo (ripetitori, conservatori, scopritori).]
     
      ... I pittagorici hanno un gran vantaggio sopra tutti gli altri filosofi, ed è quello di progredir sempre per la medesima via. Il rispetto, che ben per tempo s'ispira a ciascuno per i precetti del suo maestro, è ottimo modo per avvezzare i giovani ad istruirsi prima di decidere. Non ti negherò che talvolta il soverchio rispetto può divenir servile; e tale difatti diventa presso il volgo de' pittagoristi, i quali altro di meglio non san fare che ripetere ciò che hanno udito, aggiungendovi il mistico: "Egli lo ha detto". Ma pensi tu forse che il maggior numero di costoro, se non ripetessero servilmente le opinioni altrui, sarebbero capaci di produrne una propria?


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Platone in Italia
di Vincenzo Cuoco
Laterza Bari
1928 pagine 772

   





Ocello Sannio Lucania