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      Ma piccola parte dell'Italia han sempre occupata, né possono darsi il vanto di aver data origine alla nazione italiana. Cosí non posson dirsi di esser i primi padri de' greci e degl'italiani quei Galli, i quali nell'etá de' nostri padri invasero quella parte d'Italia ch'è al di lá di Roma, e presero e saccheggiarono Roma medesima, ed avrebbero spinte anche fino alle nostre terre le loro desolazioni, se, vinti dai romani, non si fossero rivolti altrove, prendendo il cammin della Grecia per quelle terre che sono al di lá dell'Adriatico, e passando poi dalla Grecia in Asia. Ma, siccome da per tutto trovarono uomini riuniti in societá ed aventi lingua e numi e leggi e costumi propri, cosí essi non ebbero il nome di padri de' popoli nuovi.
      Che se tu vuoi credere antichissime le colonie greche in queste nostre terre, vedi, per Giove! che la storia della tua propria gente ti smentisce e la stessa natura. Sarai costretto a dire essere state prima delle altre abitate quelle terre appunto che sono state le ultime a divenir abitabili: che i monti nostri non sieno stati occupati dai popoli vicini, e vi sien venuti da sí lontano i vostri antichi e rozzi greci, ignoranti del mare e della navigazione: che nella vostra Grecia eravi al tempo istesso e scarsezza e soprabbondanza di popolazione, poiché al tempo istesso e riceveva molte colonie e ne spediva: e finalmente che queste colonie, uscite di Grecia non prima di mille anni fa, ed in numero il quale non poteva esser maggiore di un milione di uomini, siensi in meno di mille anni moltiplicate a segno da formarne quaranta, supponendone circa trenta in Italia e dieci incirca sulle coste dell'Asia!


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Platone in Italia
di Vincenzo Cuoco
Laterza Bari
1928 pagine 772

   





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