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      Si dimostra ch'esse sono due compendi fatti da mano non molto esperta ed in tempi posteriori; ma non reggono gli argomenti di coloro i quali pretendono che sieno imposture e che non contengano dottrina pittagorica. Osservazioni sui frammenti logici di Archita. Esame dell'opinione di Bühle sopra questo soggetto.
      3. Di ciò che si narra dagli altri, ammetteremo quella parte che non è contraria ai detti de' precedenti, e quell'altra che ne attesti l'esistenza di una dottrina piú sublime, cioè di una cognizione di veritá piú avanzata nell'ordine delle idee che compongono una scienza.
      4. Le opinioni raccolte con questi metodi non si debbono lasciare isolate, ma disporre in modo che formino un tutto. Cosí, in forza di quel nesso che necessariamente esiste tra le idee, si possono supplire molte parti ignote, rischiarare molte altre oscure; e tutte acquisteranno la massima probabilitá, la quale consiste appunto nella connessione di tutte le parti tra loro. Nel far questo, io mi ho imposta la legge di comporre il tutto non di parole mie, ma a modo di un centone composto tutto di passi di scrittori antichi, seguendo il metodo di Ubone Emmio e di Meursio. Non vi sará di mio se non qualche picciolo legamento evidentemente indispensabile. Un saggio del risultato delle mie ricerche si può vedere nelli paragrafi.....(677) del Platone in Italia. Chiunque li legge con attenzione, vede che gli antichi filosofi italiani sapevano molto piú di quello che per l'ordinario noi crediamo.
      5. Io espongo la filosofia italiana qual essa era nell'etá di Archita, di Filolao.


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Platone in Italia
di Vincenzo Cuoco
Laterza Bari
1928 pagine 772

   





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