Pagina (677/772)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Che importa che scrittori di molti secoli a lui posteriori abbian con tanta fiducia assicurate tante cose che Aristotele ignorava ed abbian data tanta certezza a quelle cose nelle quali Aristotele non vedeva che dubbi? Non si nega che Aristotele potesse ignorare; non si nega questa specie di argomento negativo tratto dal silenzio di uno scrittore formar una debolissima prova; ma ciò è vero nel solo caso che uno scrittore mostri ignorar l'esistenza della cosa della quale si disputa. Se Aristotele non avesse mai parlato di Talete, l'argomento potrebbe aver qualche forza. Ma egli ne ha parlato, e molto a lungo: ha dovuto dunque istruirsene, leggere, interrogare quanto esisteva. Lo stesso ha fatto Laerzio. Ebbene, nella contrarietá che vi è tra questi due, che diremo? cui presteremo piú fede? A colui nel quale supporremo piú diligenza di ricercare e piú facilitá d'istruirsi. Li due, de' quali si tratta, sono Aristotele e Laerzio. Decidasi.
      Diremo che Laerzio e Proclo e Plutarco, lavorando sopra memorie oscure, incerte, favolose, non conoscevano né la storia né le scienze né la natura della mente umana. Ma, quando avremo detto tutto ciò, non avremo fatto altro che cadere in un pirronismo dal quale sará difficile uscirne. Daremo alle fiamme Laerzio ed oblieremo Talete. Ecco la meta alla quale ci conduce la critica adoprata finora. Se vogliam uscirne, è necessario tentare un'altra strada. Forse gli stessi dubbi moltiplicati serviranno di scala a qualche veritá.
      È impossibile che, in quell'epoca nella quale si dice esser vissuto Talete, i greci fossero tanto ignoranti da non conoscer l'Orsa e quelle picciole veritá astronomiche che diconsi scoperte da lui.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Platone in Italia
di Vincenzo Cuoco
Laterza Bari
1928 pagine 772

   





Aristotele Aristotele Aristotele Aristotele Talete Laerzio Aristotele Laerzio Laerzio Proclo Plutarco Laerzio Talete Talete Orsa