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      . - Risposta. Non è che essi si restrinsero: è che a noi non sono pervenuti tutti gli altri canti. È fuori di controversia che essi esistevano, come esistono presso di noi. Si sono perduti, perché né tutti erano eccellenti, né tutti ebbero la fortuna politica che ebbero i canti di Omero.
      I greci dunque non aveano esistito prima di quell'epoca? o il loro stato innanzi di essa non presentava nulla di memorabile e degno di esser trasmesso?
      . - Risposta come sopra.
      Cotesta storia poetica è ella storia di fatti o di costumi?
      . - Risposta. Di costumi personificati, cioè di costumi ridotti a fatti.
      Se il primo, quante vicende ed avventure non doveano esser accadute fra i greci, e non accaddero realmente innanzi la guerra di Troia, di cui pure presso Omero, vale a dire nel codice della storia nazionale, non si fa menzione di alcuna sorta?
      . - Risposta come sopra.
      Se poi i fatti della storia omerica non sono che simboli rappresentanti il costume, le variazioni e progressioni del costume istesso, non sarebbero spiccate piú ampiamente nell'intera collezione delle tradizioni mitologiche e storiche della Grecia, piuttosto che confinandole nell'angustissimo spazio di una parte della guerra troiana, la quale non poteva somministrar che una scena uniforme di azioni e di sentimenti?
      . - Risposta. a) Questa restrizione è avvenuta ne' tempi posteriori. b) Quando anche non fusse avvenuta, era impossibile che i costumi non fossero uniformi. Come no, se eran semplici?
      Diremo dunque che le storie precedenti siensi col tempo smarrite, e non se ne sieno conservati che questi due preziosi frammenti?


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Platone in Italia
di Vincenzo Cuoco
Laterza Bari
1928 pagine 772

   





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