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      Tu vedi, sotto il piú dolce cielo e nel piú fertile suolo dell'Europa, la giustizia divenuta istrumento dell'ambizione di un ministro scellerato, il dritto delle genti conculcato, il nome francese vilipeso, un'orribile carneficina d'innocenti ch'espiano colla morte e tra tormenti le colpe non loro; e, nel momento istesso in cui ti parlo, diecimila gemono ancora ed invocano, se non un liberatore, almeno un intercessore potente.
      Un grande uomo dell'antichitá che tu eguagli per cuore e vinci per mente, uno che, come te, prima vinse i nemici della patria e poscia riordinò quella patria per la quale avea vinto, Gerone di Siracusa, per prezzo della vittoria riportata sopra i cartaginesi, impose loro l'obbligo di non ammazzare piú i propri figli. Egli allora stipulò per lo genere umano.
      Se tu ti contenti della sola gloria di conquistatore, mille altri troverai, i quali han fatto, al pari di te, tacere la terra al loro cospetto; ma, se a questa gloria vorrai aggiungere anche quella di fondatore di saggi governi e di ordinatore di popoli, allora l'umanitá riconoscente ti assegnerá, nella memoria de' posteri, un luogo nel quale avrai pochissimi rivali o nessuno.
      L'adulazione rammenta ai potenti quelle virtú de' loro maggiori, che essi non sanno piú imitare; la filosofia rammenta ai grandi uomini le virtú proprie, perché proseguano sempre piú costanti nella magnanima loro impresa...
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
      NB. Ogni volta che si parlerá di moneta di Napoli, il conto s'intenda sempre in ducati: ogni ducato corrisponde a quattro lire di Francia.


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Saggio storico sulla rivoluzione napoletana del 1799
di Vincenzo Cuoco
pagine 270

   





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