Pagina (154/270)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      La filosofia, dopo aver predicata la tolleranza, č diventata intollerante(38), senza ricordarsi che, se non č degno della religione il forzar la religione, non č degno neanche della filosofia. Non č ancora dimostrato che un popolo possa rimaner senza religione: se voi non gliela date, se ne formerá una da se stesso. Ma, quando voi gliela date, allora formate una religione analoga al governo, ed ambedue concorreranno al bene della nazione: se il popolo se la forma da sé, allora la religione sará indifferente al governo e talora nemica. Cosí tutti gli abusi della religione cristiana sono nati da quegli stessi mezzi che si voglion prendere oggi per ripararli.
      Conforti credeva che la Francia istessa si sarebbe un giorno ricreduta de' suoi princípi, e che, quando si credeva di aver distrutti i preti, altro non avea fatto che accrescerne il desiderio, e che avrebbe dovuto renderli di nuovo, contentandosi il governo di potersi restringere a quelle riforme alle quali si sarebbe dovuto arrestare.
      Ma gli altri erano lontani dall'avere le idee di Conforti, né seppero mai determinarsi a prendere su tale oggetto un espediente generale(39). Ondeggiando tra lo stato della nazione e gli esempi della rivoluzion di Francia, abbandonarono quest'oggetto importante alla condotta degli agenti subalterni; e questo fu il peggior partito a cui si potessero appigliare. Un atto di forza avrebbe fatto odiare e temere il governo: questa indolenza lo fece odiare e disprezzare nel tempo istesso.
      Il popolo si stancň tra le tante opinioni contrarie degli agenti del governo, e provň tanto maggior odio contro i repubblicani quanto che vedeva le loro operazioni essere effetti della sola loro volontá individuale.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Saggio storico sulla rivoluzione napoletana del 1799
di Vincenzo Cuoco
pagine 270

   





Francia Conforti Francia