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      Gli stessi esempi di valore davano le popolazioni repubblicane del Cilento, le quali per lungo tempo impedirono che l'insorgenza delle Calabrie non si riunisse a quella di Salerno. Foggia finalmente era una cittá piena di democratici: essa avea una guardia nazionale di duemila persone; era una cittá che, per lo stato politico ed economico della provincia, potea trarsi dietro la provincia intera; e da Foggia una linea quasi non interrotta prendeva pel settentrione verso gli Apruzzi, dove si contavano Serracapriola, Casacalenda, Agnone, Lanciano... Dall'altra parte, per Cirignola e Melfi, Foggia comunicava colle tante popolazioni democratiche della provincia di Bari e della Lucania. Noi vorremmo poter nominare tutte le popolazioni e tutti gl'individui; ma né tutto distintamente sappiamo, né tutto senza imprudenza apertamente si può dire: un tempo forse si saprá, e si potrá loro rendere giustizia.
      Ma che fare? A tutte queste forze mancava la mente, mancava la riunione tra tutti questi punti, mancava un piano comune per le loro operazioni. Non si crederá, ma intanto è vero: una delle cagioni, che piú hanno contribuito a rovesciar la nostra repubblica, è stata quella di non aver avute nelle province delle persone che riunissero e dirigessero tutte le operazioni: gl'insorgenti aveano tutti questi vantaggi.
     
      XLV
     
      CARDINAL RUFFO
     
      Ruffo intanto trionfava in Calabria. Dalla Sicilia, ove era fuggito seguendo la corte, era ritornato quasiché solo nella Calabria; ma le terre nelle quali si era fermato erano appunto le terre di sua famiglia.


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Saggio storico sulla rivoluzione napoletana del 1799
di Vincenzo Cuoco
pagine 270

   





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