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      La rovina della parte attiva della nazione ha strascinata seco la rovina della nazione intera: tutto il popolo restň senza sussistenza, perché estinti furono o dispersi coloro che ne mantenevano o che ne animavano l'industria; e gli stessi controrivoluzionari piangono ora la perdita di coloro che essi stessi hanno spinti a morte.
      Aggiungete a questi danni la perdita di tutt'i princípi, la corruzione di ogni costume, funeste ed inevitabili conseguenze delle vicende di una rivoluzione; una corte che da oggi in avanti riguarda la nazione come estranea e crede ritrovar nella di lei miseria e nella di lei ignoranza la sicurezza sua; e l'uomo che pensa vedrá con dolore una gran nazione respinta nel suo corso politico allo stato infelice in cui era due secoli fa.
      Salviamo da tanta rovina taluni esempi di virtú: la memoria di coloro che abbiamo perduti č l'unico bene che ci resta, č l'unico bene che possiamo trasmettere alla posteritá. Vivono ancora le grandi anime di coloro che Speziale ha tentato invano di distruggere; e vedranno con gioia i loro nomi, trasmessi da noi a quella posteritá che essi tanto amavano, servir di sprone all'emulazione di quella virtú che era l'unico oggetto de' loro voti.
      Noi abbiamo sofferti gravissimi mali; ma abbiam dati anche grandissimi esempi di virtú. La giusta posteritá obblierá gli errori che, come uomini, han potuto commettere coloro a cui la repubblica era affidata: tra essi perň ricercherá invano un vile, un traditore. Ecco ciň che si deve aspettare dall'uomo, ed ecco ciň che forma la loro gloria.


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Saggio storico sulla rivoluzione napoletana del 1799
di Vincenzo Cuoco
pagine 270

   





Speziale