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      Chi può lodare abbastanza la sua morale? Dotato di molti beni di fortuna, con un nome superiore all'invidia, amico della tranquillitá e della pace, senza veruna ambizione, Cirillo è uno di quei pochi, pochi sempre, pochi in ogni luogo, che in mezzo ad una rivoluzione non amano che il bene pubblico. Non è questo il piú sublime elogio che si possa formare di un cittadino e di un uomo? Io era seco lui nelle carceri; Hamilton e lo stesso Nelson, a' quali avea piú volte prestato i soccorsi della sua scienza, volevano salvarlo. Egli ricusò una grazia che gli sarebbe costata una viltá.
      Conforti Francesco. Si è giá detto il tratto di perfidia che gli usò Speziale. A questo si aggiunga che Conforti in tutto il corso della sua vita avea reso de' servigi importanti alla corte; avea difesi i diritti della sovranitá contro le pretensioni di Roma; avea fissati i nuovi princípi per i beni ecclesiastici, princípi che riportavano la ricchezza nello Stato e la felicitá nella nazione; molte utili riforme erano nate per suo consiglio; la corte per sua opera avea rivendicati piú di cinquanta milioni di ducati in fondi... Conforti era il Giannone, era il Sarpi della nostra etá; ma avea fatto piú di essi, istruendo dalla cattedra e formando, per cosí dire, una gioventú nuova. Pochi sono i napolitani che sanno leggere, che non lo abbiano avuto a maestro. E quest'uomo, senza verun delitto, si mandò a morire! Egli riuniva eminentemente tutto ciò che formava l'uomo di lettere e l'uomo di Stato.
      Pagano Francesco Mario.


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Saggio storico sulla rivoluzione napoletana del 1799
di Vincenzo Cuoco
pagine 270

   





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