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      A quali mani la salute pubblica č stata affidata! Questa infelice risorsa, a cui un governo possa ridursi, č sempre inutile. Un governo deve vendere i fondi nazionali (perché non deve averne), ma deve venderli ne' tempi ne' quali non ha bisogno; allora, se non trova compratori, deve anche donarli.
      (51) Questo č il trionfo de' nostri governanti. Sfido ogni altra nazione ad opporre un tratto di eguale moralitá ed economia! Il re con tredici province, in tempi tranquilli, coll'onnipotenza nelle mani, che non avrebbe mai potuto fare? E che ha fatto? Questo č il trionfo della nostra causa.
      (52) Questo fenomeno, in Napoli sensibilissimo, avrebbe meritata attenzione maggiore per parte dei nostri economisti. Io lo ripeto da varie cagioni: 1. Dall'esser il grano una delle poche derrate che noi vendevamo agli esteri: l'olio per la stessa ragione era nelle stesse circostanze ed avea sofferte le stesse alterazioni ne' suoi prezzi. Una derrata che sia richiesta da maggior numero deve per necessitá crescere di prezzo; e, se mai presso una nazione avvien che essa formi tutto o grandissima parte del commercio estero, allora diviene una specie di moneta di conto ed accresce il suo valore, non solo per le richieste de' compratori, ma anche per le speculazioni de' venditori. Una moneta di conto č oggi in Sicilia il grano, e l'olio in Napoli, perché l'olio in Napoli occupa il primo luogo tra' generi che si estraggono, ed il grano il secondo. Questo fenomeno, non osservato da nessuno, meriterebbe di esserlo.


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Saggio storico sulla rivoluzione napoletana del 1799
di Vincenzo Cuoco
pagine 270

   





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