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      Chè se nelle Rappresentazioni, le quali facevansi nelle chiese, o innanzi ai loro portici, la visione riteneva tuttavia la sua prisca natura religiosa, e' si può dire però che, fuor del tempio, servisse già a fini di gradevole sollazzo, se nel 1303 il faceto pittore Buffalmacco invitava il popolo fiorentino a vedere quella diavoleria ch'egli, insieme con Gello dal Borgo S>. Friano, a rinnovazione delle feste del buon tempo passato135, con uomini contraffatti, e anime ignude, e grida, e strida e tempeste, ordinava su barche e navicelle in Arno presso al ponte alla Carraja, miseramente precipitato sotto il peso della gran gente accorsa136. Argomento di leggenda nei devoti racconti: tema letterario ai poeti: spettacolo nei popolari ritrovi: canto giullaresco nelle piazze e nei trivi: dipinto in sulle mura delle chiese e dei cimiteri137, la Divina Commedia era già, dunque, in embrione e in abbozzo, prima che la mano di Dante le desse forma immortale nel suo poema.
      È noto ad ognuno come avesse origine la Commedia dantesca. Poco dopo la morte di Beatrice, il poeta, disposto da natura alla astrazione dai sensi, la quale, nell'ardor dell'affetto o nello spasimo del dolore, quasi assumeva in lui forma di estatico rapimento138, ebbe una mirabile visione, nella quale vide cose che gli fecero proporre di non dir più di quella benedetta in fino a tanto che non potesse più degnamente trattare di lei. Ma la sua mente non era ancora da tanto, che a parole potesse ritrarre tutto quello che contemplò in quell'istante di estasi.


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I precursori di Dante
di Alessandro D'Ancona
Arnaldo Forni
1874 pagine 50

   





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