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      Senza certi cervelli balzani, senza certe audacie, il mondo non avrebbe avuto progressi. I saggi, che non intesero mai, nel loro cervello, un granello di sublime follia, sono saggi che hanno il deserto in sè, e lo fanno attorno a sè! Noi viviamo e intensamente viviamo per quanto sappiamo spingere lo sguardo verso il futuro e impregnare la nostra azione di tutta quella che dovrà essere la vita avvenire: perchè questo è il ritmo, perchè questa è la forza che darà il nuovo ritmo alla vita civile. L'uomo passando di fatica in fatica passò di trionfo in trionfo; ma le umane generazioni sarebbero rimaste schiave del pregiudizio e dell'ignoranza, sarebbero rimaste immobili, se di tanto in tanto non fosse sorto un uomo animoso a deviarne il corso. E la leggenda che i soldati di Alarico deviarono il Busento, perchè il fiume passasse sulla tomba del loro Re, può esprimere la forza che hanno gli uomini di volontà, che fanno penetrare nuova vita nelle cose morte. Ecco perchè questi uomini di grande ardimento e di diritta volontà sono una necessità; perchè essi sono per spingerci sempre più innanzi; perchè ci gridano ad ogni momento di non arrestare il passo, e ci spingono di vetta in vetta sempre più in alto, in cerca di questo Ideale che c'è sempre dinanzi agli occhi, ed al quale dobbiamo dare tutte le nostre migliori energie. Perchè è vero quel che diceva il poeta: Tu sol, pensando, o Ideal, sei vero!».
      Non vi sembra sentire in queste parole, pronunciate da chi - dimèntico, in quel momento, della toga, del codice, e delle leggi, - ritornava, a contatto col dolore, uomo sincero, uomo che soffre e comprende, che lotta e che sogna, che ama e s'inebria?


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Chi siamo e cosa vogliamo
Patria e religione
di Virgilia D'Andrea
1957 pagine 41

   





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