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      Così faceva ieri il fascismo, additando l'esilio di Trotzky, dopo quello degli anarchici e dei socialisti rivoluzionari: così fa oggi il fascismo, allorquando dalle acque di Barcellona si distacca la nave-galera «Buenos Aires», per recare verso le torture delle coste africane, quanto di più sano e di più puro laggiù aveva la giovinezza anarchica! Così fa oggi il fascismo, allorchè la Spagna in berretto frigio, gli consegna profughi generosi, sempre pronti a innalzare, in qualsiasi contrada del mondo, una barricata in difesa della Libertà!
      - Ci si domanda: Ma allora voi anarchici quando è che dominerete? - Noi non domineremo mai. Noi, fino al giorno prossimo o lontano (e tanto più lontano quanto più voi resterete lontani dalle nostre Idee) in cui vi sarà una società fondata su l'accordo libero e volontario, nella quale nessuno potrà imporre ad altri la sua volontà, perchè ad associarsi saranno le libertà, a fine d'accrescersi e svilupparsi, non di sacrificarsi e ridursi; noi fino a quel giorno saremo sempre al posto che compete a chi non vuole essere oppresso e non vuole opprimere; e vuole spingere in avanti tutti gli oppressi. Resteremo fuori e contro tutti i governi, ad indicare agli uomini le tante vie, fuori e contro il potere, per affrancarsi e prendersi da sè il proprio bene, la propria felicità.
      - Ci dicono ancora: Ma voi sarete sempre degli sconfitti. - No. Solamente noi non ci illudiamo di vincere, passando al posto dei dominatori sconfitti. Anche se l'Anarchia non verrà oggi, domani, o fra secoli, l'essenziale per noi è di camminare verso l'Anarchia, oggi, domani, sempre.


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Chi siamo e cosa vogliamo
Patria e religione
di Virgilia D'Andrea
1957 pagine 41

   





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