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      Perchè invenzioni, scoperte, trasformazioni industriali e meccaniche, potrebbero rivoluzionare in pochi anni il mondo da renderlo addirittura irriconoscibile. Basta, per farsi un'idea di quello che potrà essere il mondo futuro, trasportarsi, per un momento solo, ad un secolo e mezzo fa, allorchè appena albeggiava l'idea dell'applicazione della forza del vapore alla macchina; e quando le scoperte elettriche e le singole applicazioni, e la radio, e l'aviazione, appartenevano al regno dei sogni, o addirittura a quello delle inafferrabili chimere!
     
     
      V
     
      Ed ora diamo uno sguardo alla storia.
      In ogni tempo vi sono stati individui e correnti di pensiero e d'azione, che negarono le leggi scritte, affermarono che ciascuno deve governarsi secondo la propria coscienza, e cercarono di fondare una nuova società, basata su principii di uguaglianza e di libertà. Noi troviamo impronte dell'idea anarchica nel filosofo cinese Lao-tse, che visse nel sesto secolo prima dell'era nostra.
      Il suo pensiero era questo: «Giacchè solo la natura esiste, ciò che viene da essa è buono, ed il bene consiste nel vivere senza passioni complicate, senza leggi pervertenti, senza vane guerre. Per ristabilire la pace, la virtù, la felicità, è necessario sopprimere la proprietà; è necessario demolire l'autorità, ed impedire ad essa anche di fare del bene». Ma la saggezza del vecchio filosofo fu oscurata e sopraffatta dalle sottigliezze, dalle astuzie, dalle flessibilità di Confucio.
      Tracce profonde d'anarchismo si ritrovano fra alcuni dei più antichi filosofi greci, allorchè la Grecia, al tramonto della sua potenza politica, era vagheggiata dalle tribù quasi selvagge della Macedonia, che in silenzio affilavano le armi per conquistare quell'orgoglioso paese di cui avevano sopportato l'imprudente disprezzo.


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Chi siamo e cosa vogliamo
Patria e religione
di Virgilia D'Andrea
1957 pagine 41

   





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