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      Noi sappiamo che presi ad uno ad uno, questi credenti, non ci danno che la sensazione di poveri di spirito, senza capacitą di fare del male, aventi nell'animo molte tendenze buone.
      Ma essi presi nel loro insieme, sono i milioni di gocce d'acqua che formano il fiume potente, che con la sua corrente dą forza e movimento alla turbina malefica della Chiesa.
      La Chiesa li farą fanatici, intolleranti, disumani verso chi non crede, o crede in un altro Dio. Allora questi esseri che in se stessi sono buoni e pietosi, comporranno nel Medio Evo i cortei che cantano alleluja! attorno al rogo su cui la Chiesa fa ardere vivo «l'eretico, lo stregone, l'indemoniato, il posseduto».
      La Chiesa farą quindi dei suoi credenti il suo esercito di dominazione: se ne varrą per mantenere le tenebre nel mondo; per condannare la vita, l'amore, la bellezza, il pensiero e il lavoro.
      Il lavoro, infatti, č una pena ed č un castigo, secondo la Bibbia.
      Il castigo imposto all'uomo, allorchč lą, nel... famoso... paradiso... terrestre, dove tutto era luce, colore, armonia, riposo, l'uomo osņ disubbidire a Dio: l'uomo volle indagare; l'uomo volle sapere mangiando il frutto dell'albero proibito.
      Il pensiero, dunque, č un peccato. Adamo doveva ignorare: vivere... ravvolto nelle tenebre pił profonde.
      «Lo stato di innocenza» di cui vi parlano i preti, č lo stato di ignoranza: meglio ancora: di imbecillitą.
      L'uomo scemo... ecco l'ideale dell'uomo... secondo Dio!
      Ancora oggi, in pieno secolo ventesimo, ancora oggi il «Papa» fa una enciclica per richiamare il problema della educazione dei bambini, alla base teologica del peccato originale!


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Chi siamo e cosa vogliamo
Patria e religione
di Virgilia D'Andrea
1957 pagine 41

   





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