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      In guisa tal, sei fredde Lune, il Ghiro
      Stringesi al sonno in braccio. Oh sonno amico!
      Ei sotto l'ali tue benigne spazia[15] Ne' fantastici campi, ed or s'arrampica
      Tra le folte di biade ondose selve,
      Or parte col suo Ben l'aureo ricolto. -
      Pur da la terra audacemente in tantoCOLCHICA emerge, o sotto al ciel turbato
      Fa brillar l'occhio radïante, scaldaIl freddo sen de la stagion canuta,
      E col fulgor di sua beltà rischiaraLa buja sfera. Tre pudiche ancelle
      Seguon l'ardita ninfa, e sei leggiadriGarzon, preda d'amor, scorta le fanno.-
      Tal coronato da' minor pianetiSplende l'astro di Giorgio, e ne l'azzurra
      Carriera de la notte il carro guidaFolgoreggiante; maestoso in fronte
      Sovra le ondose nubi alto si libra,
      Rompe a traverso le stagnanti nebbie,
      E fra i turbini danza e le procelleIl grande ELIANTO con solenne pompa
      De' suoi Dervis lo stuol guida ne'campiTinti pur or da dubbïosa luce:
      In cinque schiere li diparte; innanziProcede ognuna tripudiando, e seco
      Una piumata verginella adduce.
      Con sollecito passo ei tosto ascendeLa collinetta, ove d'omaggio in atto
      [16] A l'aurora si prostra, e i primi raggi,
      Come l'aquila suol, beve coll'occhioIndi, girando lentamente il capo,
      Fiso accompagna la diurna spera.
     
      Sovra sponde di giunchi ricoperteIl passo volge, e in talami si corca
      Di muschio ornati DRÒSERA superbaDe' lagumi reina. Ornano e fanno
      Serici nastri strascicanti al suoloLucido cinto al gracil busto; e cinque
      Or sostengono a lei ninfe-sorelleLeggiadramente gli ondeggianti seni
      De la purpurea veste, ora negletta


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Gli amori delle piante
di Erasmus Darwin
Pirotta e Maspero Milano
1805 pagine 266

   





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