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      - La seconda circostanza si è, che durante il sonno avvi una totale sospensione del poter volontario tanto sovra i muscoli dei nostro corpo, quanto sovra le idee della nostra mente; giacchè noi nè passeggiamo, nè ragioniamo nel sonno completo. Per la qual cosa, passandoci in sogno le serie delle nostre idee nella immaginazione, noi non possiamo paragonarle colla previa conoscenza delle cose, come facciamo durante la veglia; perchè egli è questo un esercizio volontario, e per conseguenza non possiamo percepire la loro incongruenza.
      Così noi siamo, durante il sonno, privati de' soli due mezzi, per cui possiamo distinguere le serie delle idee passanti nella nostra immaginazione, da quelle eccitate dalle nostre sensazioni; e siamo tratti per la loro vivacità a crederle appartenere a quest'ultime. Poichè la vivacità di codeste serie d'idee, passanti nell'immaginazione, è grandemente accresciuta dalle cause soprammentovate, cioè dal non essere disturbate nè rotte o dalle impressioni di corpi esterni, come nella sorpresa, o da' nostri esercizj volontarj paragonandole colla previa nostra conoscenza delle cose, come allorquando vi ragionam sopra.
      L. Veniamo all' applicazione.
      P. Quando, mercè l'arte del Poeta o del Pittore, ci viene suggerita all'immagi[41]nazione una serie d'idee, le quali ci interessino in modo, pel dolore o pel piacere che ne arrecano, da farci cessare di por mente alle irritazioni degli ordinarj oggetti esterni, e d'impiegare alcuno sforzo volontario per paragonare queste interessanti serie d'idee colla nostra previa conoscenza delle cose, viene in allora prodotta un'estasi completa; durante il qual tempo, breve quanto volete, foss'anche, un momento, ci sembrano esistere dinanzi oggetti veramente reali.


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Gli amori delle piante
di Erasmus Darwin
Pirotta e Maspero Milano
1805 pagine 266

   





Poeta Pittore