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      In secondo luogo appare, che allorquando un uomo si lascia trasportare da una passione, p. e. monta in ira, non [86] è poi, come vorrebbe una certa gerarchia di pretesi zelatori, da chiamarsi sì bruscamente colpevole: giacchè, siccome soddisfare un bisogno importa piacere, ed i bisogni voglion essere soddisfatti; così in questa o simile circostanza egli non fa che procacciarsi uno de' principali elementi della felicità, unica meta cui irresistibilmente tende la natura umana. - Il Trad.
      [87] DIALOGOADDIZIONALE DEL TRADUTTORE
      ALL'INTERMEDIO II
     
      intorno alla quistione nata da' versi di Lucrezio: Suave mari magno etc. ed intorno alla Tragedia.
     
     
      IL TRADUTTORE ED UN SUO LETTORE.
     
      Lett. Cosa pensate voi di ciò che Darwin dice intorno alla celebre quistione nata da' versi di Lucrezio: Suave mari magno etc., e quindi intorno alla Tragedia?
      Trad. A me pare che nulla si possa obbiettare a quanto egli riporta come opinion sua, o come opinione d'altri filosofi; e soprattutto assai opportuna è la differenza, ch'egli vuole si faccia tra uno spettacolo reale ed uno simulato; mentre il piacere o il dolore, che in questi due casi può provare lo spettatore, forse ha una sorgente diversa, e diversi fors'anco sono gli effetti prodotti nell'un caso e nell'altro. Penso però, che si sarebbe potuto dar maggiore estensione ad un argomento sì spesso e da tanti trattato, ma non anco, a mio parere, sviluppato abbastanza.
      [88] L. Così penso anch'io. Vorreste voi supplire a codesta mancanza, chè mancanza è certo per me, trovando io ancora la quistione assai intricata?


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Gli amori delle piante
di Erasmus Darwin
Pirotta e Maspero Milano
1805 pagine 266

   





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