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      Ma oltre questa essenziale somiglianza di linguaggio comune alla penna poetica ed al pennello, queste due sorelle si rassomigliano l'una all'altra, se così posso esprimermi, in gran parte de' loro costumi, e delle loro maniere. Il pittore, per produrre un forte effetto, dà a poche parti del suo quadro grandezza, distinzione e lume, ombreggiando il rimanente, ed anche diminuendone la naturale misura, e indebolendone il colorito, perchè più spicchi la figura principale. Ciò è simile alla comune maniera del comporre [145] poetico, in cui i caratteri subordinati sono depressi, per innalzare e dare importanza all'eroe od all'eroina della composizione.
      Nella navata, che guarda a mezzogiorno, della cattedrale di Lichfield, evvi un antico monumento d'una figura coricata, il capo ed il collo della quale giacciono sopra un rotolo di stuoja, in una specie di nicchia o d'incavatura nel muro; e cinque piedi circa distante, veggonsi orizzontalmente, in un'altra apertura o incavatura nel muro, i piedi e le caviglie, con alcune pieghe d'abito, giacenti pure sopra una stuoja; e quantunque lo spazio intermedio sia un solido muro di pietra, pure l'immaginazione supplisce alla mancanza, e sembra che tutta la figura intiera esista innanzi a' nostri occhi. Non rassomiglia egli ciò ad una delle arti tanto del pittore, che del poeta? Il pittore spesso presenta un braccio muscoloso in mezzo ad un gruppo di figure, ovvero un volto appassionato; e nascondendo il resto del corpo fra gli altri oggetti, lascia all'immaginazione di compir ciò che manca.


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Gli amori delle piante
di Erasmus Darwin
Pirotta e Maspero Milano
1805 pagine 266

   





Lichfield