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      Chinò la NOTTE sul discorde plettroLa bruna orecchia; di lucenti stelle
      I taciti ingemmò campi de l'etra,
      E replicar le favolose peneA' suoi canori Usignuoletti impose.
     
     
      FINE.
     
      [195] NOTE AL CANTO I.
     
      N. B. Le note del Traduttore sono chiuse fra parentesi, e segnate in fine con un T.
     
      (p. I. v. 2. Silfi lieve-aleggianti ec. I Silfi come pure i Gnomi sono genietti invisibili, che si suppongono da' poeti presedere alle operazioni degli elementi, giacchè è probabile, che questi fossero originalmente i nomi delle figure geroglifiche degli elementi medesimi. - T.)
     
      p. 2 v. 18. Ottien mercede de' suoi casti affetti! Linneo, celebre naturalista Svedese, ha dimostrato, che tutti i fiori contengono famiglie di maschj o di femmine, o d'ambedue i sessi; ed ha costruito sulle lor nozze il suo impareggiabile sistema di Botanica.
     
      (ivi v. 19 il freddo Galanto (Galanthus nivalis): questo è il primo fiore che compare dopo il solstizio d'inverno. Vedi la descrizione nel Canto IV. v. 203, e sua nota. - T.)
     
      (ivi v. 21. La Primoletta ec. Vocabolo da me coniato sul latino primula veris, giacchè non mi garbava punto il nome triviale di primavera. - T.)
     
      (v. 28. Ma de la Rosa ec. Se Darwin si fosse trovato nelle circostanze del suo traduttore avrebbe potuto in proposito della rosa fare la seguente digressione:
     
      Ma de la Rosa il giovine marito,
      In sua bellezza rigoglioso, oh quanta[196] Bee voluttà da la vermiglia tinta,
      Onde il bel volto vergognando adornaLa sua cara metà: cara a me pure,
      Poi che ugual vanti a la mia Diva il nome,


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Gli amori delle piante
di Erasmus Darwin
Pirotta e Maspero Milano
1805 pagine 266

   





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