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      Mead ad affigergli il proprio. Il pistillo è molto più lungo degli stami; quindi i peduncoli de' fiori sono elegantemente curvati, affinchè, lo stimma possa pendere all'ingiù e ricevere la polvere fecondante delle antere. Ed i petali sono così vagamente ripiegati da impedire, che la pioggia, o le gocce della rugiada discorrano giù e lavino via codesta polvere prematura, nel mentre che la espongono alla luce ed all'aria. Subito, che sono formati i semi, si erigono tutti i peduncoli per impedire che non vengano a cadere, e non abbia così il fiore a perdere la sua bellezza. È questo un effetto meccanico, oppure indica egli un istinto vegetabile per la conservazione della specie?- Vedi la nota all'elce ed alla gloriosa.
      Nella meadia, nella borago, nel cyclamen, nel solanum, ed in parecchie altre, i filamenti sono cortissimi in paragone dello stilo. Quindi necessariamente addiviene 1.° che gli stami sieno forniti di lunghe antere. 2.° Che si allunghi e pieghi il peduncolo, affinchè il fiore possa pendere in giù. 3.° Che s'incurvino i petali. 4.° Che questi peduncoli si erigano allorchè il germe è fecondato. Noi possiamo da ciò dedurre, che tutto questo apparato poteva risparmiarsi, se i filamenti soltanto divenissero più lunghi, e che perciò, in codesti fiori, i filamenti sono le parti più costanti; e che quindi la loro lunghezza, rispettivamente allo stilo fornirebbe un contrassegno più certo del loro carattere generico.
     
      [200] ivi v. 113. IRIDE. (iris L. ) Tre maschi, una femmina.


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Gli amori delle piante
di Erasmus Darwin
Pirotta e Maspero Milano
1805 pagine 266