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      Ora, siccome la loro situazione, dopo essere state esposte a violenza esterna, s'assomiglia al loro stato di sonno, con un grado però maggiore di contrazione, non si potrebbe egli riferir ciò ad un torpore o paralisi in conseguenza d'irritazione troppo violenta, come gli svenimenti degli animali a cagione di dolore o di fatica? Io tenni una pianta di sensitiva entro una camera oscura per alcune ore dopo lo spuntar del giorno; le sue foglie ed i suoi picciuoli erano contratti, come lo sono nel suo più profondo sonno; ed avendola io esposta alla luce, passarono circa venti minuti innanzi che la pianta fosse perfettamente svegliata, e si fosse del tutto allargata. Durante la notte le superficie superiori o più morbide delle foglie trovansi insieme avvicinate; lo che sembrerebbe mostrare, che l'offizio di codesta superficie della foglia fosse di esporre i fluidi della pianta tanto alla luce, che all'aria. (Vedi helianthus) Molti fiori chiudono i loro petali in tempo di notte.
     
      [225] (p. 20. v. 491. I susurri forier de la tempesta. = Verso di Monti, che corrisponde al verso inglese The whisper'd murmurs of the gathering storm. - T.)
     
      p. 21. v. 511. ANEMONE. Molti maschi, molte femmine. Plinio dice che questo fiore non apre i suoi petali se non quando soffia il vento; quindi il di lui nome anemone, ossia fiore del vento. Egli propriamente non ha calice, ma due o tre serie di petali, tre de' quali per ciascuna serie, e che sono piegati sovra gli stami ed il pistillo in una bella e singolar maniera, e differisce ancora dal ranuncolo nel non avere un poro melifero sull'unghia di ciascun petalo.


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Gli amori delle piante
di Erasmus Darwin
Pirotta e Maspero Milano
1805 pagine 266

   





Vedi Monti The