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      Allorchè ella perisce, lascia una terra in cui possono radicare altri muschi: e in capo a molti anni si va producendo un suolo capace di nutrire e far crescere più grandi e più succolenti vegetabili. Egli è forse in questa maniera, che tutta la terra si coperse gradatamente di vegetazione, dopo che in grazia di fuochi sotterranei emerse fuora dall'antico oceano.
     
      p. 24. v. 585. DIPSACA. (dipsacus) Una femmina, e quattro maschi. Intorno a ciascun nodo dello stelo di questa pianta evvi un catino, che contiene da un cucchiajo ad una foglietta d'acqua, la quale serve tanto pel nutrimento della pianta in tempo d'asciutto, come per impedire che gl'insetti, i quali v'arrampicano sopra, divorino i suoi semi (Ved. silene). Le foglie della tillandsia, o pino salvatico delle Indie occidentali, terminano vicino al picciuolo con un catino concavo, che contiene da mezza ad una foglietta d'acqua. (Dampier's Voyage to Campeachy). Il Dott. Sloane fa menzione d'un genere d'aloe fornito di foglie, le quali, a guisa del pino salvatico o della banana, contengono acqua; e quindi recano il necessario refrigerio a' viaggiatori ne' paesi caldi. La nepenthes porta pure, pel medesimo oggetto, [228] un catino alla fine di ciascheduna foglia (Burm. Zeyl.)
     
      ivi v. 597. RUBIA. (rubia tinctorum L.) Robbia. Quattro maschi ed una femmina. Questa pianta viene coltivata in grande quantità per tingere in rosso. Mescolata al cibo de' giovani animali, colorisce in rosso le loro ossa; e se questi vengano alternativamente nutriti per quindici giorni con una mistura di robbia, e col loro cibo usuale puro, le loro ossa si troveranno dipinte a cerchi concentrici di bianco e di rosso (Belchier.


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Gli amori delle piante
di Erasmus Darwin
Pirotta e Maspero Milano
1805 pagine 266

   





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