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      Dicesi che negli uccelli alcune di queste cavità delle ossa comunichino co' polmoni (Phil. Trans.).
      Le vesciche ripiene d'aria de' pesci prestansi ottimamente al loro uopo; poichè, sebbene rendano i pesci atti a nuotare verso la superficie dell'acqua, senza impiegar le pinne, lo che importerebbe fatica, nulladimeno, quando eglino stansi a profondità più alta, non recano alcun inconveniente, giacchè la pressione cresciuta dell'acqua condensa l'aria; ch'esse contengono, in minore spazio. Quindi, se un pezzo di sughero od una vescica d'aria fosse immersa a grandissima profondità nell'oceano, verrebbe compressa in modo da divenire specificamente grave come l'acqua, e vi resterebbe dentro. Egli è supponibile, che lo sfortunato Sig. Duy, il quale s'annegò in una nave sommergibile (diving ship) di sua propria costruzione, abbia naufragato in grazia di non aver posto mente a questa circostanza; essendo probabile, che la quantità d'aria ch'egli avea seco lui, se discese più basso di quello che si figurava, siasi condensata in uno spazio così piccolo da rendere la nave incapace di [233] galleggiare allorchè egli sforzossi di ascendere.
      M. Hubert fece alcune osservazioni sull'aria contenuta nelle cavità del bambou (sorta di canna con più nodi). I gambi di questa canna erano da 40 a 50 piedi in altezza, e da 4 o 5 dita in diametro, e potevano contenere circa 30 fogliette d'aria elastica. Egli tagliò un bambou, ed introdusse nella cavità una candela accesa, le quale si estinse immediatamente.


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Gli amori delle piante
di Erasmus Darwin
Pirotta e Maspero Milano
1805 pagine 266

   





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