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      Siccome queste osservazioni furono probabilmente fatte ne' giardini botanici ad Upsal, si richiederebbe, che si tenesse lor dietro nel nostro clima con ulteriore attenzione (Vedi Stillingfleet's calendar of Flora).
     
      (p. 59. v. 269. Noi v'imitammo, o Ninfe. Questo nodo manca nell'originale. - T.)
     
      p. 60. v. 309. ELLEBORE. (helleborus) Molti maschi, e molte femmine. L'helleborus niger, o rosa di natale, ha un ampio fiore candido assai bello, adornato di un cerchio di nettarj tubulari bilabbiati. Dopo la fecondazione il fiore soffre un considerevole cangiamento, i nettarj cadono, ma rimane la corolla bianca, la quale va a poco a poco facendosi verde. Questa curiosa metamorfosi della corolla, quando cadono i nettarj, sembra mostrare che i bianchi sughi della corolla venivano dapprima portati ai nettarj ad oggetto di elaborarvi il [242] mele: giacchè, quando questi nettarj cadono, non si separa più alcun sugo bianco nella corolla, ma ella diventa verde, e degenera in un calice (V. la nota sulla lonicera). Il nettario del tropœolum, è un cornetto colorato che cresce fuori del calice.
     
      (ivi. Fa meraviglia, come siasi quasi posta in obblivione una sostanza tanto efficace e sì agli antichi famigliare, qual'è l'elleboro nero, e siasi ciò fatto in tempi, in cui più necessario ne parrebbe l'uso, come quella che per togliere la pazzia e per aguzzar l'ingegno fu cotanto celebrata: benchè se ciò fosse vero, dovrebbesi credere, che l'elleboro possedesse due qualità fra loro contraddittorie, mentre l'osservazione giornaliera, generalmente parlando, mostra che l'aver molto ingegno è lo stesso che essere in uno stato di predisposizione alla pazzia.


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Gli amori delle piante
di Erasmus Darwin
Pirotta e Maspero Milano
1805 pagine 266

   





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