Pagina (241/266)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Siccome il principio tanto necessario alla vita sembra abbondare più nell'aria che nell'acqua, così le foglie subacquatiche di questa pianta, come pure quelle del sisymbrium, dell'ænanthe, del ranunculus aquatilis, e d'alcune altre piante sono minutissimamente frastagliate ad oggetto d'aumentare la loro superficie; mentre che le foglie superiori sono intiere. Cosi le piante sovra alte montagne hanno le loro foglie superiori molto divise, come la pimpinella, il petroselinum, ed altre, essendochè ivi l'aria è più sottile, e quindi è necessaria una più ampia superficie di contatto.
      La corrente d'acqua passa pure solo una volta per le branchie de' pesci, venendo ella sì tosto privata della sua virtù: mentre negli animali terrestri l'aria viene ricevuta e spin[303]ta fuori dall'azione de' polmoni. La balena però sembra essere un'eccezione di quanto diceva, ricevendo ella l'acqua e di nuovo spingendola fuori da un organo, che io suppongo servire alla respirazione.
      Avendo le acque sorgenti presso a poco lo stesso grado di temperatura in tutti i climi, ne viene, che le piante acquatiche, che crescono ne' ruscelli o nelle fontane, come sarebbe il crescione di riviera, il ranunculus, e molte altre piante, si trovino egualmente tanto sotto la zona torrida, che sotto la temperata e la frigida.
      Ne' paesi più caldi, i campi adacquatorj sono usualmente coltivati a risiere; e dicesi, che le radici di alcune piante acquatiche forniscano un buon nutrimento, come l'antico lotus in Egitto, che da alcuni si crede essere la nymphæa. Nella Siberia si mangiano le radici del butomus, intorno a cui si dovrebbero fare ulteriori ricerche, mentre cresce spontaneamente anche ne' nostri fossi e fiumi, i quali attualmente non producono verun vegetabile commestibile, e potrebbero quindi diventare un articolo d'utile coltivazione.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Gli amori delle piante
di Erasmus Darwin
Pirotta e Maspero Milano
1805 pagine 266

   





Egitto Siberia