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      Il lettore troverà interessanti i due seguenti esempi di sagacità di elefanti; io li ho ricevuti da osservatori diligenti e veraci, i quali avevano molta pratica dei nostri stabilimenti orientali. Il primo è, che ogni elefante accostumato a portare il bagaglio delle nostre armate essendo posto sotto la direzione di qualche nativo dell'Indostan, questi, allorchè abbandona l'animale e s'interna colla moglie nei boschi in cerca di foglie e di rami d'alberi onde nutrirlo, lo lascia avvinto alla catena discretamente lunga e fitta al suolo per una estremità, e gli affida, avendolo, come sovente accade, la protezione di un bambino che ancor non cammina: nel qual frattempo l'intelligente animale non solo il difende ad ogni evento, ma, se il bambino nell'andar vagando carpone si avvicina all'estremità a cui può giungere la catena dell'elefante, questi gli avvolge intorno al corpo delicatamente la sua tromba e lo riconduce dentro la periferia del suo circolo. Il secondo è, che gli elefanti addomesticati, dei quali si fa uso per adescare e prendere gli elefanti selvaggi, sono ammaestrati a marciar lentamente in uno stretto sentiero frammezzo a due trappole coperte di zolle; e quindi andar nei boschi a sedurre gli elefanti selvaggi sì che s'incamminano con essi a quella volta; i quali vanno a cadere inavveduti dove il terreno mancava loro sotto i piedi, mentre l'elefante traditore passa fra essi sicuro sul suo sentiero: ma ella è osservazione generale, che, se alcuni degli elefanti traditi possono trarsi salvi dal pericolo perseguitano il traditore col più fiero accanimento, e raggiungendolo, ciò che talvolta accade, lo batton sempre a morte.


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Dell'istinto
di Erasmus Darwin
Edoardo Perino Roma
1885 pagine 91

   





Indostan