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      Quando poi troppo umido s'accosta al nido, elleno cacciano allora le uova più profondamente nel terreno o le trasferiscono in altro luogo di sicurezza (Swammer. Epil. ad Ibis Insect, pag. 153. Phil. Trans. n. 23 Lowthrop., V. 2, pag. 7).
      V'ha una specie di icneumone, che fa un buco nella terra, vi trasporta dentro due o tre bruchi vivi, sui quali deposita le uova, e li abbandona chiudendo poscia accuratamente questo nido; ciò che fa indubitatamente e perchè siano covate in tal modo le uova, e perchè sia provveduta d'alimento la prole che è per nascere. (Derham. B. 4 e 13. Arist. Hist. Anim. L. 5. c. 20).
      Un mio amico prese una cinquantina di que' grossi bruchi che vivono sui cavoli, e, postili in una scatola con un po' di crusca e alcune foglie, coprì questa con sottil drappo di seta perchè non fuggissero. Da lì a pochi giorni osservammo, che dal dorso di più di tre quarti di questi bruchi uscirono otto o dieci cacchioni della mosca icneumone, i quali filarono tutti il loro piccolo bozzolo di seta; poi da lì a pochi altri giorni i bruchi grossi morirono. Il fatto è dunque che la piccola mosca icneumone depone le uova sul dorso del bruco del cavolo, e che, queste uova schiudendosi, il cacchione che ne esce si nutre di quella certa sostanza contenuta nel bruco grosso, colla quale esso bruco avrebbe fatta la seta pel suo futuro nido nel cavolo, e privo della quale egli si va inutilmente aggirando intorno sino a che muore. Così l'arte ingegnosa di questa mosca crudele preserva i nostri giardini dalla devastazione che vi commetterebbero que' grossi bruchi.


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Dell'istinto
di Erasmus Darwin
Edoardo Perino Roma
1885 pagine 91

   





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