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      De la Loubière, nella sua relazione di Siam, dice «che in una parte di quel regno, che giace aperta alle grandi inondazioni, tutte le formiche fanno i loro nidi sugli alberi; un solo nido di formiche non si troverebbe in verun altro luogo; laddove presso di noi non hanno altra situazione che il terreno. Da quel che si riferisce di questi insetti nella Scrittura si potrebbe credere che in alcuni climi eglino fanno provvigioni per l'inverno. Lo stesso afferma Origene (Cent. Cels. l. 4). Generalmente però si crede che non ne facciano in questo paese (Prov. VI, 6; XXX, 25). Le formiche bianche della costa di Africa si fabbricano piramidi alte otto o dieci piedi, con una base della stessa altezza, ed una superficie liscia coperta d'abbondante argilla, estremamente dura, molto ben fatta, di modo che in distanza rassomigliano a mucchi di capanne dei negri (Adanson). La storia di questi insetti è stata elegantemente descritta non ha molto nelle Transazioni Filosofiche, sotto il nome di termi o termiti. Queste abitazioni differiscono assai dai nidi delle nostre formiche grosse; ma la vera storia di quest'insetto, come pure quella della vespa, non è finora conosciuta che imperfettissimamente.
      Delle vespe si dice che vanno a caccia de' grossi ragni, taglian loro le gambe, e portano a mangiare alla loro prole i corpi così mutilati (Diet. Rais. Tom. I, pag. 152).
      Riferirò un osservazione che mi è accaduto di fare, e che dimostra il ragionar d'una vespa essere tanto quanto quello dell'uomo. Una vespa, su d'un terreno arenoso, aveva colta una mosca grossa quasi come era ella medesima.


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Dell'istinto
di Erasmus Darwin
Edoardo Perino Roma
1885 pagine 91

   





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