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      La Sula fosca depone le sue uova sulla roccia nuda; ma la Sterna stolida si costruisce un semplice nido con alghe marine. Accanto a molti di quei nidi stava un piccolo pesce volante, il quale suppongo fosse stato portato dal maschio alla sua compagna. Era cosa curiosissima osservare con quanta sveltezza un grosso e vivace granchio (Graspus), che dimora nei fessi della roccia, rubava il pesce che era accanto al nido, appena la nostra presenza aveva fatto allontanare gli uccelli adulti. Il signor W. Symonds, una delle poche persone che sono sbarcate qui, mi ha detto di aver veduto certi granchi trascinar via dal nido anche i giovani uccelli e divorarli. Su quella isoletta non cresce una pianta, neppure un lichene; tuttavia vi hanno posto dimora parecchi insetti e vari ragni. La lista seguente compie, io credo, la fauna terrestre. Un dittero (Olfersia) vive sulla Sula, ed una zecca che è venuta qui come parassita degli uccelli; una farfallina notturna di color bruno, appartenente al genere che si nutre di piume; un coleottero (Quedius), ed un centogambe venivano fuori dallo strato di guano; ed infine, moltissimi ragni, che suppongo diano caccia a quei piccoli dipendenti e seguaci degli uccelli d’acqua. È molto probabile che la descrizione tanto sovente ripetuta, dei maestosi palmizi e di altre nobili piante tropicali, degli uccelli, ed infine dell’uomo che prendeva possesso delle isolette di corallo del Pacifico, non sia al tutto esatta; temo molto di distruggere la parte poetica di questa storia, dicendo che gli insetti che si nutrono di piume e di sudiciume, gl’insetti parassiti ed i ragni debbono essere i primi abitatori delle terre oceaniche di recente formazione.


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Diario di un naturalista giramondo
di Charles Darwin
pagine 739

   





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