Pagina (17/739)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      La più piccola roccia dei mari tropicali, presentando un fondamento allo accrescersi di molte specie di alghe marine e di animali compositi, mantiene pure moltissimo pesce. Gli squali ed i marinai nelle barche lottavano costantemente fra loro per conservare, ognuno per parte sua, la maggior porzione della preda fatta cogli ami e le lenze. Ho sentito dire che una roccia presso alle Bermude, posta a molte miglia in alto mare e molto profonda sotto acqua, fu scoperta per la prima volta dalla circostanza di avervi osservato molto pesce nel contorno.
      Fernando Noronha, 20 febbraio. – Da quanto ho potuto osservare nelle poche ore che rimanemmo in questo luogo, la costituzione dell’isola è vulcanica, ma probabilmente non di data recente. Il rilievo più notevole è una collina a cono, alta circa trecento dieci metri, di cui la parte superiore è sommamente ripida, e da un lato sporge in fuori dalla base. La roccia è di fenolite e si divide in colonne irregolari. Osservando una di quelle masse isolate, dapprima si è propensi a credere che sia sorta repentinamente in uno stato semi-fluido. Tuttavia, a SantElena, mi convinsi che alcune guglie di figura e costituzione quasi simile sono state formate dalla iniezione di roccia fusa in letti stratificati, i quali così hanno formato il modello di quei giganteschi obelischi. Tutta l’isola è boscheggiata; ma per la soverchia asciuttezza del clima non vi si vede ricchezza di vegetazione. A mezza strada del monte, alcune grandi masse di roccie a colonna, ombreggiate da piante simili ai lauri, ed ornate da altre coperte di bei fiori rossi, ma senza una sola foglia, abbellivano le parti più vicine del paesaggio.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Diario di un naturalista giramondo
di Charles Darwin
pagine 739

   





Bermude Noronha Sant Elena