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      Appena si vede giungere uno straniero, cominciano i rintocchi di una grossa campana, ed in generale si spara anche qualche cannoncino. In tal modo l’avvenimento è annunziato alle rocce ed alle foreste; ma a nessun altro. Un mattino, uscii per passeggiare un’ora prima del giorno, onde ammirare la quiete solenne di quel paesaggio; alla fine il silenzio fu rotto dall’inno mattutino mandato da tutto il branco dei neri; ed in tal modo comincia generalmente il loro compito quotidiano. In poderi come questi son certo che gli schiavi passano la vita contenti e felici. Il sabato e la domenica lavorano per conto loro, ed in questo clima fertilissimo il lavoro di due giorni basta a sostentare un uomo e la sua famiglia per tutta la settimana.
      14 Aprile. – Lasciato Socego, volgemmo i nostri cavalli verso un altro podere sul Rio Macao, il quale era l’ultimo tratto di terreno coltivato in quella direzione. Il podere era lungo due miglia e mezzo, ed il proprietario ne aveva dimenticato la larghezza. Soltanto una piccola parte era stata diboscata, tuttavia quasi ogni ara di terreno avrebbe potuto produrre tutte le più varie colture di una terra tropicale. Considerando l’area enorme del Brasile, la proporzione del terreno coltivato non è nulla a petto di quella parte che è lasciata allo stato di natura, in qualche futura epoca chi sa a quanta gente darà la sussistenza! Nel secondo giorno del nostro viaggio trovammo la strada così intralciata, che era necessario che un uomo andasse avanti con una spada per tagliar le erbe rampicanti.


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Diario di un naturalista giramondo
di Charles Darwin
pagine 739

   





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