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      Il giorno prima il mio compagno aveva ucciso due grosse scimmie barbute. Questi animali hanno la coda prensile, l’estremità della quale, anche dopo morte, può sostenere tutto il peso del loro corpo. Una di quelle rimase appesa in tal modo ad un ramo, e fu necessario gettar giù un grosso albero per procurarsela. Questo fu compiuto in poco tempo e la scimmia e l’albero caddero con grande fracasso. La nostra giornata di caccia, oltre la scimmia, si limitò ad alcuni pappagallini verdi, ed a qualche tucano. Tuttavia la mia conoscenza col padre portoghese mi fruttò in un’altra occasione un bell’esemplare del gatto Yagouaroundi.
      Tutti hanno sentito parlare della bellezza del paesaggio presso Botofogo. La casa nella quale io dimoravo stava proprio sotto il ben noto monte del Corcovado. È stato osservato, con molta verità, che le colline scoscese a cono sono caratteristiche di quella formazione che Humboldt indica col nome di gneiss granito. Nulla fa tanto effetto quanto il vedere quelle enormi masse rotonde di roccia nuda che sorgono in mezzo ad una lussureggiante vegetazione.
      Sovente la mia attenzione era attirata dalle nubi che venivano in su dal mare e formavano un banco precisamente sotto il punto più alto del Corcovado. Questo monte, come il più degli altri, quando è per tal modo in parte velato, sembra sollevarsi molto più superbamente che non sia la altezza di 700 metri.
      Il signor Daniell nei suoi esperimenti meteorologici ha osservato, che talora sembra che una nuvola sia attaccata sulla cima del monte, mentre il vento continua a soffiargli sopra.


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Diario di un naturalista giramondo
di Charles Darwin
pagine 739

   





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