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      Non mi riferisco qui al numero delle varie specie, ma a quello degli insetti come individui; perchè in questo risiede il carattere più spiccato nella entomologia dei differenti paesi. Gli ordini degli ortotteri e degli emitteri sono particolarmente numerosi, come pure la schiera pungente degli imenotteri, eccettuate forse le api. Chi entra per la prima volta in una foresta dei tropici, riman colpito dal lavoro delle formiche, sopra sentieri bene battuti che si diramano in ogni verso, si veggono eserciti di predatori sempre in attività, alcuni che vanno, altri che tornano, carichi di foglie verdi, sovente più grandi del loro stesso corpo.
      Talora una piccola formica dai colori scuri emigra in numero sterminato. Un giorno, a Bahia, la mia attenzione fu richiamata sopra molti ragni, blatte ed altri insetti, ed alcune lucertole, che tutti affaccendati correvano in mezzo ad un tratto nudo di terreno. Un sentierino, ogni stelo ed ogni foglia erano divenuti neri per la presenza di innumerevoli piccole formiche. L’esercito avendo attraversato lo spazio nudo, si divise, e scese da un vecchio muro. In tal modo molti insetti rimasero chiusi; e gli sforzi con cui quelle povere creaturine tentavano di liberarsi da una cosifatta morte erano meravigliosi. Quando le formiche giunsero sulla strada mutarono il loro corso, e tornarono a scendere in strette file lungo il muro. Avendo io messo un sassolino per impedire il passo ad una delle file, tutto il corpo lo aggredì, poi si ritirò immediatamente.


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Diario di un naturalista giramondo
di Charles Darwin
pagine 739

   





Bahia