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      La cena, sebbene vi fossero molti forestieri, non era composta che di grandi paiuoli; uno pieno di bue arrosto, l’altro di bue lesso, con qualche po’ di zucca: tranne quest’ultimo, non v’era nessun altro vegetale e neppure un pezzo di pane. Per bevanda, un grande vaso di terra pieno d’acqua serviva per tutta la brigata. Tuttavia quell’uomo era proprietario di parecchie miglia quadrate di terreno, di cui ogni metro avrebbe prodotto frumento, e con pochissima fatica, tutti i vegetali comuni. Si passò la sera fumando, con qualche canzone improvvisata con accompagnamento di chitarra. Le signorine sedevano tutte insieme in un angolo della camera e non cenarono con gli uomini.
      Sono stati scritti tanti libri intorno a questi paesi, che è quasi superfluo descrivere il lazo o le bolas. Il lazo è fatto di una cordicella fortissima, ma sottile e bene intrecciata di cuoio crudo. Un capo è attaccato alla cinghia, che lega assieme gli arnesi complicati del recado, o sella adoperata nei Pampas; l’altro capo è terminato da un piccolo anello di ferro o di rame, col quale si può fare un laccio o nodo scorsoio. Il Gaucho, quando sta per adoperare il lazo, tiene un piccolo gomitolo nella mano che tiene la briglia, e nell’altra il nodo scorsoio, larghissimo, mentre ha il diametro di circa due metri e mezzo. Egli lo fa girare intorno al capo, e con un movimento della mano tiene aperto il nodo; poi, slanciandolo, lo fa cadere sopra il luogo che ha scelto. Quando il lazo non è adoperato, si tiene strettamente raggomitolato da un lato del recado.


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Diario di un naturalista giramondo
di Charles Darwin
pagine 739

   





Pampas Gaucho