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      Quest’ultimo aspetto viene principalmente da ciò che i sali sono portati alla superfice, durante il lento evaporamento dell’umidità, intorno ai tronchi di erbe secche, di alberi ed ai pezzi di terra, invece di essere cristallizzati in fondo alle pozzanghere. Le salnitraie s’incontrano tanto sui piani alti solo pochi piedi sul livello del mare, e nelle terre di alluvione che stanno lungo i fiumi. Il signor Parchappe trovò che le incrostazioni saline sulla pianura alla distanza di qualche miglio dal mare, si componevano principalmente di solfato di soda, con solo sette per cento di sale comune; mentre più vicino alla costa, la proporzione del sal comune cresceva a 37 parti per cento. Questa circostanza farebbe supporre che il solfato di soda è generato nel terreno, dal muriato rimasto alla superfice durante il lento e recente sollevamento di questo arido paese asciutto. Questo complesso di fenomeni merita l’attenzione dei naturalisti. Le piante succose, che amano il sale, le quali, come si sa, contengono molta soda, hanno esse la facoltà di scomporre il muriato! La melma nera e fetente ove abbonda la materia organica, può essa somministrare il solfuro ed infine l’acido solforico?
      Due giorni dopo cavalcai nuovamente verso il porto; eravamo poco lungi dal nostro destino, quando il mio compagno, lo stesso uomo di prima, scorse tre persone che cacciavano a cavallo. Smontò immediatamente, ed avendole osservate attentamente disse: «Non cavalcano come cristiani, e nessuno può lasciare il forte». I tre cacciatori si unirono e smontarono pure da cavallo.


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Diario di un naturalista giramondo
di Charles Darwin
pagine 739

   





Parchappe