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      Tuttavia, se ci riferiamo a rapporti di viaggi nell’Africa meridionale, noi vi troveremo frequenti menzioni tanto intorno alla sterilità del paese, quanto al numero dei grossi animali che lo abitano. La stessa cosa è dimostrata dalle numerose incisioni che sono state pubblicate di varie parti dell’interno. Allorchè la Beagle era ancora alla città del Capo, io feci una escursione di alcuni giorni nell’interno, che almeno bastò a rendere meglio intelligibile quello che io aveva letto.
      Il dottore Andrea Smith, alla testa della sua avventurosa brigata, il quale ha recentemente potuto varcare il tropico del Capricorno, mi informa che, considerando tutta la parte meridionale dell’Africa, non vi può essere alcun dubbio che non sia un paese sterile. Lungo le coste meridionali ed orientali, sonvi alcune belle foreste, ma, tranne queste eccezioni, il viaggiatore può varcare per intieri giorni aperte pianure, rivestite di una magra e scarsa vegetazione. È difficile formarsi un’idea della fertilità comparativa; ma si può dire con certezza che il totale della vegetazione prodotta in qualunque tempo dall’Inghilterra, è forse dieci volte superiore di un’area eguale, nell’interno dell’Africa meridionale. Il fatto che carri tirati da buoi possono viaggiare in ogni direzione, tranne presso la costa, senza avere interrotto il loro cammino che qualche rara mezz’ora per tagliare alcuni cespugli, darà forse un’idea più chiara dello scarseggiare della vegetazione. Ora se osserviamo gli animali che vivono in queste sterminate pianure, troveremo che il loro numero è straordinariamente grande, e la loro mole immensa.


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Diario di un naturalista giramondo
di Charles Darwin
pagine 739

   





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