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      Dobbiamo menzionare l’elefante, tre specie di rinoceronti, e probabilmente, secondo il dottore Smith due altre; l’ippopotamo, la giraffa, il bos-caffer, grosso quanto un bue adulto ed un po’ meno di una alce, due zebre e il quacca, due gru e parecchie antilopi ancor più grosse di questi ultimi animali. Si potrebbe supporre che quantunque le specie siano numerose, gl’individui di ognuna siano pochi. Per la cortesia del dottor Smith, posso dimostrare che qui la cosa va all’opposto. Egli mi ha informato, che in un giorno di cammino in carri tirati da buoi, al 24° di latitudine, egli vide, senza discostarsi gran fatto dai due lati della strada, da cento a centocinquanta rinoceronti che appartengono a tre specie; lo stesso giorno vide parecchi branchi di giraffe che sommavano tutte insieme a qualche centinaio, e che, quantunque non avesse veduto nessun elefante, essi si trovano in quella località. Alla distanza di poco più di un’ora di cammino dal luogo ove avevano pernottato la notte precedente, i suoi compagni uccisero allora otto ippopotami e ne videro molti altri. Nello stesso fiume vi sono molti coccodrilli. Naturalmente era un caso al tutto straordinario vedere tanti grossi animali affollati insieme, ma è una prova evidente che debbono essere molto numerosi. Il dottor Smith descrive il paese che attraversò quel giorno, come «scarsamente coperto di erba e di arbusti alti circa un metro e venti centimetri, e ancor più scarsi s’incontravano gli alberi di mimose». I carri viaggiavano quasi in linea retta.


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Diario di un naturalista giramondo
di Charles Darwin
pagine 739

   





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