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      Le quattro specie hanno a un dipresso costumi simili; tuttavia il peludo è notturno, mentre gli altri girano di giorno sulle aperte pianure, nutrendosi di coleotteri, di larve, di radici, ed anche di serpentelli. L’Apar, detto comunemente mataco, è notevole per avere solo tre cingoli mobili; il rimanente della sua corazza cesellata è quasi inflessibile. Esso ha la facoltà di impallottolarsi come una delle specie dei cento gambe d’Inghilterra. In questo stato è al riparo dalle aggressioni dei cani; perchè il cane non potendo prenderlo tutto in bocca, lo morde da un lato e la palla scivola via. L’invoglio liscio e duro del mataco presenta una difesa migliore che non le dure spine dell’istrice. Il pichy preferisce un terreno molto duro; e le dune di sabbia della costa, dove per molti mesi non cade goccia d’acqua, sono il suo luogo di predilezione; sovente cerca di sfuggire alla vista accoccolandosi sul terreno. In una cavalcata di un giorno presso Bahia Blanca se ne incontrano generalmente parecchi; quando se ne scorgeva uno era necessario, per impadronirsene, gettarsi quasi giù da cavallo; perchè l’animale in quel terreno soffice si affonda tanto rapidamente, che le parti posteriori di esso erano quasi sempre scomparse prima che l’uomo fosse sceso da cavallo. Sembra quasi una crudeltà uccidere quei graziosi animaletti, perchè, come diceva un Gaucho, mentre piantava il suo coltello nel dorso di uno di essi, son tan mansos, cioè sono tanto mansueti. Sonovi molte specie di rettili; un serpente (un Trigonocephalus o Cophias), il quale secondo la mole del dente tubuloso velenifero, deve essere molto pericoloso.


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Diario di un naturalista giramondo
di Charles Darwin
pagine 739

   





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