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      È sommamente improbabile che un corso d’acqua tanto piccolo quanto era allora il Sauce, possa attraversare tutta la larghezza del continente; e invero, se fosse il residuo di un gran fiume, le sue acque sarebbero, come in altri casi, ben riconosciute salmastre. Durante l’inverno, dobbiamo considerare tutte le sorgenti che scaturiscono intorno alla Sierra Ventana come le sorgenti di quel liquido e puro fiumicello. Suppongo che le pianure della Patagonia, come quelle dell’Australia, siano percorse da molti fiumicelli, i quali compiono il loro ufficio solo durante certi periodi. Probabilmente questo è il caso per l’acqua che si versa nel Capo di Porto Desiderio, e parimenti col Rio Chiupat sulle rive del quale furono trovate, dagli ufficiali addetti alla spedizione, masse di scorie sommamente celluliformi.
      Siccome quando arrivammo era ancora di buon’ora nel pomeriggio, prendemmo cavalli freschi ed un soldato per guida e partimmo per la Sierra de la Ventana. Questa montagna è visibile dall’ancoraggio di Bahia Blanca; ed il capitano Fitz-Roy calcola che la sua altezza era di circa 1000 metri; altitudine notevolissima per questa parte orientale del continente. Non mi risulta che un forestiero qualunque prima della mia visita abbia fatto l’ascensione di questa montagna; ed in vero pochissimi soldati a Bahia Blanca sapevano gran cosa intorno ad essa. Quindi udimmo parlare di strati carboniferi, di argento e d’oro, di caverne e di foreste, cose tutte che infiammarono la mia curiosità, solo per darmi poi un disinganno.


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Diario di un naturalista giramondo
di Charles Darwin
pagine 739

   





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