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      Giungemmo al mattino a Santa Fè. Fui sorpreso osservando quale grande mutamento di clima aveva prodotto una differenza di soli tre gradi di latitudine tra questo paese e Buenos-Ayres. Ciò appariva evidente dal vestiario e dal colorito degli uomini, dalla maggior mole degli alberi ombrosi, dal numero dei nuovi cactus ed altre piante, e specialmente dagli uccelli. Nel corso di una ora, notai una mezza dozzina di questi, che non aveva mai veduto a Buenos-Ayres. Considerando che non vi è nessun limite naturale fra questi due luoghi, e che il carattere del paese è quasi simile, la differenza è molto maggiore di quello che avrei dovuto aspettarmi.
      Ottobre 3 e 4. – Dovetti passare questi due giorni a letto per un forte mal di capo. Una buona vecchia che mi accudiva, mi consigliò di provare molti singolari rimedi. È qui una pratica comune il legarsi una foglia di arancio, o un pezzetto di impiastro nero sopra la tempia: ed è ancora più comune spaccare una fava in due, inumidirne le due metà e metterle sopra ogni tempia, ove aderiscono agevolmente. Non si crede bene di togliere via le fave o gli impiastri, ma lasciare che cadano da loro, e talvolta se si domanda ad un uomo che cosa siano quegli oggetti appiccicati sulla sua testa, risponde: «ho avuto un mal di capo due giorni fa». Molti dei rimedi adoperati dalle genti della campagna, sono stranamente ridicoli, ma troppo disgustosi per essere menzionati. Uno dei meno nauseanti è quello di uccidere e di spaccare due cagnolini e fasciarli da ogni lato di un membro rotto.


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Diario di un naturalista giramondo
di Charles Darwin
pagine 739

   





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