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      Considerata la loro posizione sociale i loro discorsi erano assai divertenti. Al solito mostravano una illimitata meraviglia della rotondità del globo, e non potevano quasi credere che un buco fatto nella terra sufficentemente profondo, verrebbe a riuscire dall’altra parte. Tuttavia avevano sentito parlare di un paese, ove vi erano sei mesi di luce e sei mesi di buio, e dove gli abitanti eran altissimi e sottilissimi. Erano molto curiosi di conoscere il prezzo e la condizione delle bovine e dei cavalli in Inghilterra. Avendo udito che non prendevamo il nostro bestiame col lazo, esclamarono «Ah! dunque adoperate soltanto le bolas»; l’idea di un paese con recinti era al tutto nuova per essi. Finalmente il capitano mi disse, che aveva da farmi una domanda e che mi sarebbe stato molto grato se avessi voluto rispondergli con piena veracità. Tremai pensando quanto profondamente scientifica doveva essere questa domanda: ed era «Se le signore di Buenos-Ayres non erano le più belle del mondo». Io risposi come un rinnegato: «Precisamente così». Egli soggiunse «Io ho un’altra domanda, le signore in qualche altra parte del mondo portano pettini così alti?» Io con grande solennità gli assicurai di no. Questo fece loro un grandissimo piacere. Il capitano esclamò: «Vedete! un uomo che ha visitato mezzo mondo dice che questo è il caso; noi lo abbiamo sempre creduto, ma ora ne siamo certi». Il mio eccellente giudizio intorno a pettini ed alla bellezza, mi procurò il più ospitaliero ricevimento; il capitano mi obbligò a prendere il suo letto, ed egli dormì sul suo recado.


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Diario di un naturalista giramondo
di Charles Darwin
pagine 739

   





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